L’Impatto dell’affitto breve sulla scomparsa dei piccoli alberghi italiani

Settembre 7, 2023
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L’industria alberghiera italiana sta attraversando una significativa trasformazione negli ultimi anni, con la crescita dell’affitto breve che sta influenzando in modo sostanziale il settore. Uno studio condotto da Assohotel-Cst evidenzia un trend allarmante: in soli 12 anni, sono scomparsi 2.800 piccoli alberghi a conduzione familiare, in gran parte a 1 e 2 stelle. Questo fenomeno è stato attribuito all'”effetto Airbnb”.

Nel 2011, l’Italia aveva 10.266 hotel a 1 e 2 stelle, rappresentando il 13,3% dell’offerta complessiva di posti letto. Nel 2023, solo 7.476 di questi alberghi rimangono operativi (9,6% dei posti letto), e la loro funzione si è trasformata in base d’appoggio per viaggi di lavoro o soste verso altre destinazioni. La chiusura media annuale è stata del 3%, ma con un accelerazione significativa nel periodo post-pandemico.

Le Cause della Scomparsa dei Piccoli Alberghi

In questo arco di tempo, il 23,5% degli alberghi a 2 stelle e il 34% di quelli a 1 stella hanno chiuso. La crescente competizione dei prezzi e la vasta gamma di opzioni offerte dalle principali piattaforme di affitto breve stanno accelerando questo declino, che sembra inarrestabile.

L’analisi condotta da Cst per Assohotel mette in evidenza un cambiamento nelle preferenze dei turisti e dei viaggiatori, che stanno sempre più optando per affitti turistici brevi, soluzioni fai-da-te o alloggi che offrono l’esperienza di una casa temporanea. L’offerta di affitti turistici brevi è cresciuta rapidamente, con circa 500.000 proposte solo quest’anno, principalmente per appartamenti e stanze private o condivise.

D’altro canto, le richieste di alberghi e pensioni a conduzione familiare stanno diminuendo costantemente. Questo settore ricettivo, che faceva parte della piccola e media impresa italiana, è ora in crisi in tutti i comparti, non solo nel turismo.

L’Appello di Confesercenti: Regolamentare il Mercato dell’Affitto Breve

Vittorio Messina, presidente di Assohotel Confesercenti, ha sottolineato l’importanza di regolamentare il mercato dell’affitto breve in Italia per evitare squilibri nel settore ricettivo. Ha evidenziato come la deregolamentazione di questo mercato stia favorendo le non-imprese a discapito delle attività imprenditoriali, che sono soggette a un carico fiscale più pesante e costi maggiori per rispettare le normative, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza.

I piccoli alberghi a conduzione familiare stanno diventando sempre meno competitivi, incapaci di competere economicamente con strutture più grandi o di lusso. La concorrenza è resa ancora più complessa dalla mancanza di regole chiare e uniformi per tutti gli attori del settore.

In un panorama in continua evoluzione, è fondamentale trovare un equilibrio tra l’affitto breve e l’ospitalità tradizionale per garantire la sostenibilità dell’industria alberghiera italiana.